II arrondissement
Passage du Caire
Passage del Cairo
237 rue Saint-Denis, 2 Place du Caire
Métro Réaumur-Sebastopol

Questo passage, dall’aspetto popolare e animato, è il più lungo della città. Il suo nome, come quello di altre vie dei dintorni - rue du Nil, rue de Damiette, rue d’Aboukir – è ispirato alla campagna d’Egitto di Napoleone e al suo ingresso al Cairo, nel luglio 1798. Dall’altra parte della Bibliothèque Richelieu, vicino al métro Pyramides e accanto al Passage Choiseul, c’è rue Etienne Mehul, in onore del musicista che ha composto, insieme a M.-J. Chénier, il Chant du Départ, il canto della partenza per i soldati che partecipavano alla spedizione. Il passage du Caire era molto in voga perché vi si poteva passeggiare lontano dalle carrozze, protetti dalla pioggia e dagli schizzi di fango.
Al fondo del passage c’è Place du Caire, addossata al bastione di Carlo V, aperta nel 1799. Al n° 2 della piazza c’è un palazzo dalla ricca ornamentazione in stile egiziano. Vi sono teste di sfinge, geroglifici, lotus, ritratti della dea Hator, capitelli a forma di palma, fregi raffiguranti scribi, carri di trionfo, faraoni gloriosi, prigionieri incatenati.

A nord di rue Saint Denis c’è il passage Sainte-Foy, dove nel ‘400 c’era uno dei bastioni della città. La ripida scalinata che porta a rue Sainte-Foy si chiamava rue de Rempart ed era il cammino di ronda interno. Essa si trova all’altezza in cui era costruito il bastione. Entrando dalla parte del Café St. Denis, dietro la prima porta a sinistra c’è una scala il legno di origine medioevale.
In questa zona vi sono altri passages e gallerie commerciali, come il Basfour, il Ponceau, il Beauregard, dall’architettura e dalle decorazioni tipiche.
La Bourse
La Borsa
Place de la Bourse
Entrata rue Notre-Dame-des-Victoires
Métro Bourse

Alcuni tratti tipici delle moderne contrattazioni si trovavano già nelle operazioni praticate su cambi nel Medioevo. Tuttavia, di vere e proprie Borse per valori o per merci si può parlare soltanto a cominciare dal XV secolo. Se la guida sa che siete italiani, si volgerà verso di voi per dire che la stessa espressione Borsa risale curiosamente al periodo della grande prosperità di Bruges, quando i mercanti italiani, per svolgere i loro affari, usavano radunarsi in una piazzetta della città fiamminga ove sorgeva il palazzo di una famiglia, i “Van der Beurse”, che fregiava il proprio stemma con tre borse. Di lì si è generalizzata l’abitudine di chiamare Borsa il luogo di ritrovo dei mercanti e più largamente le contrattazioni da essi fatte.
La prima città ad avere una Borsa dove si praticavano quasi tutte le operazioni odierne con i mediatori, i sensali, i rappresentanti e altri interessati, è stata Bruges, poi Anversa e quindi Amsterdam. In Francia è stata Lione ad avere una Borsa importante nel XVI secolo, mentre nel XVII secolo è stato creato lo Stock Exchange di Londra. Parigi è emersa con qualche ritardo ed è giunta a essere una capitale finanziaria nell’800, in connessione con una vasta attività di collocamento di prestiti statali e di titoli, azioni, obbligazioni, emessi da società ferroviarie o da altre imprese di servizi pubblici, come quelli del gas, degli omnibus ecc… Il volume degli affari trattati a Parigi è salito a tali cifre da incoraggiare la nascita di un mercato collaterale e concorrente dei valori, più libero e meno formalizzato. Il primato di Borsa, tenuto da Parigi e da Londra fino allo scoppio della prima guerra mondiale, si è trasferito a New York dopo questo evento e ormai da mezzo secolo Wall Street conserva saldamente il primo posto fra i mercati finanziari del mondo.
Passage Choiseul
Métro Quatre Septembre

Questo passage è nato nel 1827, in seguito a un’operazione immobiliare destinata a ristrutturare tutto il quartiere. Serviva a collegare il Palais-Royal con il Boulevard e dava sull’Opéra-Comique, il cui edificio oggi appartiene alla Banca di Francia. L’entrata, con pilastri e frontone triangolare, è quella antica di un palazzo che vi era stato costruito nel XVII secolo da Lepautre. Sotto alla Reggenza era diventato un locale per il gioco della pallacorda, concesso poi in locazione all’attore Poisson. Al n° 73 c’era il teatro Comte, con spettacoli per bambini, rilevato poi da Offenbach, che vi aveva installato le sue Bouffes-Parisiens. Negli intervalli fra un atto e l’altro, gli spettatori si affollavano sotto a questo passage e mangiavano arance. Paul Verlaine, il cui editore, Alphonse Lemerre, era in questo passage al n° 23, ha scritto: “Les passages Choiseul aux odeurs de jadis,/ Oranges, parchemins rares, et les gantières!” (La galleria Choiseul dagli odori di un tempo/ arance, pergamene rare e le guantaie!)
All’angolo con il passage Choiseul, c’è il boulevard des Italiens. Il suo nome deriva dalla salle des Italiens, che oggi si chiama Opéra Comique. Nel 1781-83 era stata costruita una sala di teatro per la Commedia Italiana, la Comédie Italienne, che fino ad allora era installata nella sala teatrale dell’Hôtel de Bourgogne, in rue Montorgueil. Per distinguerlo dagli altri dove recitavano i baladins, il teatro è stato costruito con la parte posteriore che si affacciava sul boulevard. Questo gesto di vanità ha dato origine a numerosi epigrammi, fra i quali: “ Dès le premier coup d’oeil on reconnait très bien/ Que le nouveau théâtre est tout italien, Car il est disposé d’une telle manière/ Qu’on lui fait au passant presenter le derrière.” (Sin dalla prima occhiata si capisce bene/ che il nuovo teatro è tutto italiano/ perchè è disposto in modo tale/ da presentare il didietro ai passanti.)
La strada più corta
Rue des Degrés
Métro Strasbourg-Saint-Denis

Hôtel de Saint-Chaumond
226 rue Saint-Denis
Métro Strasbourg-Saint-Denis
Un corridoio che passa sotto all’edificio permette di arrivare a un secondo cortile e ammirare la facciata posteriore del palazzo. Se si prosegue, si esce attraverso un corridoio all’altezza del n° 131 in boulevard de Sebastopol.
Tour de Jean sans Peur
Torre di Giovanni Senzapaura
Rue Etienne Marcel, 20
Métro Etienne Marcel


Sul timpano della porta c’è lo stemma della casata. Nel ballatoio e nella volta sono ancora visibili le caditoie (le aperture che servivano a scagliare sassi per colpire gli avversari) e le feritoie per i balestrieri. Dal capitello in cima alla scala partono i rami di una quercia, simbolo della potenza della casa di Borgogna.
Atelier di Nadar
Boulevard des Capucines, 35
Métro Opéra

La costruzione originaria, che è stata demolita, era tutta di vetro e aveva una cascata d’acqua che scorreva sulla superficie esterna per climatizzare l’ambiente. Lumière, il padre degli inventori del cinematografo, vi aveva installato un’insegna luminosa, che era la prima della capitale.
Profumeria Fragonard
Boulevard des Capucines, 39
Métro Madeleine, Opéra

L’industria dei profumi è in parte un’arte, in parte è fondata su basi scientifiche e in questo autentico salone Art-déco, dai giochi di linee geometriche, si trova tutta la gamma della celebre fabbrica di profumi Fragonard nata a Grasse, in Provenza.