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luoghi insoliti e curiosi
Graziella Martina
Parigi
di
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VIII arrondissement
 
Chiesa Sainte-Madeleine
Place de la Madeleine
Métro Madeleine
 
La piccola cappella dedicata a Santa Maddalena che sorgeva già qui nel IV secolo era diventata troppo piccola. Perciò è stata sostituita da una chiesa, la cui costruzione è iniziata nel 1764 e si è protratta per ottantacinque anni. Durante l’Impero si era ipotizzato di farne la sede della Borsa o della Banca di Francia, Napoleone aveva deciso di farne il Tempio della Gloria e di dedicarlo alla Grande Armata, Luigi XIII aveva ordinato all’architetto di darle l’aspetto di un tempio greco. E grazie alle sue cinquantadue colonne scanalate, quest’ultimo le è rimasto. L’interno è senza navate e transetto e ha tre cupole ed archi sorretti da colonne corinzie.
Due domeniche al mese alle 16 e il primo venerdì del mese alle 12.30 e alle 18, vi sono concerti d’organo e canti corali.
PS: per gli amanti della mostarda, a fianco della chiesa c'è il negozio Maille, con decine di varietà di questa salsa.
 
Toilettes a cinque stelle
Place de la Madeleine
Métro Madeleine
 
Solo Harrod’s può vantare delle toilettes più lussuose di quelle situate accanto alla chiesa della Madeleine. La scala a chiocciola ha il muro piastrellato di mattonelle di ceramica e sulla parte superiore delle porte di legno delle cabine, costruite nel 1905 dalla Porcher & Company,
c’è un pannello decorativo, un trumeau, costituito da una vetrata con i caratteristici motivi floreali stilizzati. In ogni toilette c’è un lavabo particolare e su di una pedana antistante c’è una maestosa poltrona, a disposizione di chi vuole farsi lustrare le scarpe.
 
Cité Odiot
Rue de Washington, 26
Métro George-V
 
A due passi dall’Arc de Triomphe, dietro all’Avenue des Champs-Elisées, c’è un’oasi di pace, bordata di palazzi ottocenteschi e di bellissime piante, che porta il nome dell’orafo Jean-Baptiste Claude Odiot. La Francia ha avuto molti valenti maestri nell’arte che usa l’oro e i metalli pregiati e li unisce agli smalti e alle pietre preziose per creare gioielli di uso sacro e profano. E’ un’arte antichissima, praticata dagli Egizi quattromila anni prima di Cristo, ma, a partire dal tempo di Luigi XIV, essa si applica agli arredi delle sale di rappresentanza delle dimore principesche - tavoli, specchi, candelieri - con funzione decorativa.
La produzione degli artisti francesi, fra i quali Odiot, è diventata particolarmente raffinata agli inizi dell’800, con lo stile Impero. I suoi disegni vennero ripresi anche in Inghilterra dagli orafi interpreti dello stile Regency. Odiot è conosciuto per aver fornito a Napoleone I la spada e lo scettro imperiale e, più tardi, la culla del re di Roma. Egli si era fatto costruire qui un bell’hôtel particulier, che purtroppo, non esiste più. Sopravvivono solo le antiche scuderie.

Mobilitazione generale
Rue Royale, 1
Métro Concorde

Malgrado ‘il nuovo che avanza’, a Parigi sono rimaste molte testimonianze del passato. Al Palais Royal, per esempio, vi sono ancora le targhe con i reglements des palais, che contengono, ad esempio, il divieto di vestirsi in modo sconveniente.
Sul muro dell’antico Hôtel de Coislin, a sinistra del ristorante Maxim’s - punto di riferimento della vita parigina fra le due guerre e testimone della Belle Epoque – c’è un manifesto protetto da un vetro. Si legge: “Le maire du 8e arrd. porte à la connaissance de ses administrés que la mobilisation générale est déclarée. Le premier jour de la mobilisation est fixé au dimanche 2 Août (de minuit à minuit). Le maire du 8e arrondissement Dr. Ph. Maréchal. Les adjoints (vice/collaboratori) J. Sansboeuf, Dr. Ch. Gordon, J. Deroste ” (Il sindaco dell’VIII arrondissement porta a conoscenza dei suoi concittadini che è dichiarata la mobilitazione generale. Il giorno stabilito per la mobilitazione è domenica 2 agosto (da mezzanotte a mezzanotte).” Firmato: Dr. Marechal e collaborator Sansbɶf, Gordon, Deroste.
Secondo alcuni questo ordine di mobilitazione generale per la Prima Guerra mondiale si troverebbe in questo posto dal 1914, secondo altri si tratterebbe di un fac-simile…
Il ristorante Maxim's è anche sede di un piccolo museo.

 
Palais de la Découverte
Avenue Franklin-Roosevelt
Métro Franklin-Roosevelt

‘Nel cuore di Parigi il presente della scienza’ dice il bellissimo dépliant. Ospita cinquantasei sale a tema: la chimica, con l’illustrazione dei grandi principi della chimica organica e inorganica, le materie plastiche, i coloranti, i profumi; la fisica con i principi che reggono il mondo e il campo infinito delle sue applicazioni nella vita quotidiana; la matematica con l’obiettivo di dimostrare che la matematica è una disciplina viva; le scienze della terra con le plaques della terra che si muovono, l’atmosfera e gli oceani che circolano, la vita che evolve sin dal primo momento della sua comparsa, l’astronomia con il planetarium, che permette di visualizzare il cielo notturno e i fenomeni astronomici; la meccanica, elettronica, onde sonore, le scienze della vita con l’illustrazione di alcuni aspetti fondamentali della fisiologia umana, della biologia cellulare e molecolare e della genetica, lo spazio multimedia …è un importante centro culturale e scientifico e un interessante museo per i ragazzi.

Hôtel Salomon-de-Rothchild
Rue Berryer,11
Métro George V

Oggi questo palazzo, che era di proprietà dei Rothchild, la famiglia di finanzieri israeliti, originari di Francoforte, di ricchezza tanto proverbiale da essere entrati nel modo di dire, appartiene allo stato. Il capostipite era banchiere di Guglielmo I°.
L’edificio ospita la Fondazione delle arti grafiche e plastiche, con una collezione di curiosità e di oggetti molto eterogenei.
In questo luogo, nel 1932, Gorgulov, un esaltato russo, ha assassinato il presidente Paul Doumer, prima governatore generale d’Indocina, poi presidente del Senato, infine presidente della Repubblica. C’è un bel giardino.
Vi si susseguono le mostre, da cercare sull’Officiel.

Notre Dame de l’Annonciation
Rue du Faubourg-Saint-Honoré, 222
Métro Ternes

In questa via delle boutiques di alta moda, non ci si aspetterebbe di trovare un monastero. E, nascosta dietro alla facciata di un palazzo moderno, c’è anche la cappella, costruita nel 1870, del convento dei domenicani, arretrata di parecchi metri rispetto alla sede stradale.
La chiesa è aperta dalle 8 alle 19. Tutti i giorni alle 12.10 c’è la Messa.

Cattedrale Alexandre-Nevskij
Rue Daru, 12
Métro Ternes

Dal 1861, la cattedrale ortodossa dedicata ad Aleksandr Nevskij fa parte, con le sue cupole dorate, del paesaggio di Parigi. La decorazione interna, costituita da immagini dipinte, è molto ricca e c’è anche una bella iconostasi.
Aleksandr Nevskij (1220-1263), principe di Novgorod, è un eroe nazionale russo, la cui vittoria sugli Svedesi nella celebre battaglia della Neva, divenne il simbolo dell’indipendenza russa. È una figura di grande rilievo morale per il Medioevo russo e la chiesa ortodossa lo ha ascritto nel numero dei santi.
La cerimonia della Grande Pasqua ortodossa, con l’incenso, i ceri, le melopee - le melodie lente dei solenni canti liturgici del pope - la varietà coreografica degli atteggiamenti, la magnificenza dei ricchi paramenti, il simbolismo orientale, è molto suggestiva.
All’uscita dal métro Ternes, bisogna avviarsi lungo Boulevard de Courcelles, poi svoltare a destra in rue Pierre le Grand. Se amate le specialità russe, in rue Daru vi sono due negozi di delicatessen, con sala da tè e ristorante, dove si possono acquistare o gustare direttamente il caviale e il salmone, blini, pirojki e koulibiak.
 
Casa Loo
Rue de Courcelles, 48
Métro Courcelles

All’angolo di rue Courcelles e rue Rembrandt c’è una torre quadrata di cinque piani, rossa, con i tetti a falde spioventi e dei minuscoli balconi. E’ una pagoda, costruita dall’architetto Bloch per Ching Tsai Loo, che era venuto a Parigi a fine ottocento, per completare gli studi e per impratichirsi nel commercio. Divenuto specialista nel commercio di antichità orientali, aveva chiesto all’architetto di erigere una casa cinese per le sue collezioni. La costruzione della pagoda terminò nel 1928. Essa è ancora occupata dalla società Loo, che continua l’attività del suo fondatore ed è un angolo di Cina a Parigi. Le sale d’esposizione sono piene di armadi lucenti, di pannelli laccati, di porcellane, di giade trasparenti e l’ascensore sembra una barchetta in lacca traforata. C’è anche una sala indiana recuperata da un tempio indù.
 
Hôtel Ceramic
Avenue de Wagram, 34
Métro Ternes o Charles de-Gaulle-Etoile
Questo edificio Art nouveau, occupato dall’Hôtel Ceramic, è stato costruito dallo stesso architetto dell’abitazione di avenue Rapp 29 ed è rivestito anch’esso del grès di Bigot.

Parc Monceau
Métro Monceau

Questo parco della parte settentrionale dell’ottavo arrondissement è un’area verde raffinata e incantevole. E’ sistemato all’inglese, con cascate, grotte, colonnati e delle bellissime inferriate. Marcel Proust veniva a giocarci da bambino, in compagnia dell’amica Antoinette Faure e, nel 1797, vi è atterrato il primo paracadutista, che si era gettato da una mongolfiera a mille metri d’altezza. C’è anche una piramide eseguita da Carmontelle nel 1779.
 
Museo Nissim de Camondo
Rue de Monceau, 63
Métro Monceau o Villiers

La famiglia Camondo è originaria della Spagna, paese che ha dovuto lasciare a causa dell’Inquisizione. Nel 1867 i Camondo sono venuti in Italia, dove Moise de Camondo, in cambio di una generosa elargizione di denaro, è stato insignito del titolo di conte da Vittorio Emanuele II re di Sardegna. Durante il secondo Impero, la famiglia si è trasferita a Parigi.
Il conte Camondo era un grande collezionista e, all’inizio del novecento, ha fatto costruire questo hôtel particulier, ispirato al Petit Trianon di Versailles, per riunirvi la sua raccolta. Il museo porta il nome del figlio di Moise, Nissim, morto durante la prima guerra mondiale ed è dedicato in massima parte alle arti decorative del XVIII secolo, con porcellane di Sèvres, argenti del Settecento, dipinti, mobili e arazzi che testimoniano i fasti dell’epoca.
 
Museo Cernuschi
Av. Velasquez, 7
Métro Villiers

Enrico Cernuschi, che i Francesi pronunciano Sernuscì, era un ricco banchiere meneghino, che ha lasciato in eredità alla città di Parigi gli oggetti d’arte raccolti durante il suo lungo soggiorno in Oriente. Il museo, ospitato in un bellissimo edificio, custodisce bronzi cinesi antichi, ceramiche giapponesi, specchi, vasi e statuette orientali.
 
Chapelle Notre-Dame-de-Consolation
Cappella della Madonna Consolatrice
Rue Jean-Goujon, 23
Métro Alma-Marceau

Questo edificio è un monumento eretto alla memoria di un disastro avvenuto il 4 maggio 1897, mentre al ‘Bazar della Carità’ era in atto una vendita di beneficenza da parte delle Dame di S. Vincenzo. Sul terreno in cui sorge la cappella c’era una vasta costruzione di legno che riproduceva una via medioevale con tutte le sue botteghe. In una parte di essa era stato installato uno dei primi cinematografi, che ha preso fuoco. Sono morte 125 persone, quasi tutte donne. Fra di loro c’era anche la duchessa di Alencon, sorella dell’imperatrice d’Austria Sissi. I parenti delle vittime hanno deciso allora di edificare questa chiesa con l’interno barocco e con il pavimento di marmo a intarsio, semplice e monumentale allo stesso tempo. La decorazione è più vivace e colorata man mano che lo sguardo sale e in questo c’è un intento simbolico. I dipinti della cupola, sorretta da colonne di marmo, raffigurano il Cristo nella sua gloria e la Madonna che tende la mano destra verso il proprio figlio, nell’atto di accogliere le vittime.
Nei locali a fianco della cappella ha sede della Missione cattolica italiana, affidata ai Padri Scalabriniani.
Chapelle Expiatoire
Cappella Espiatoria
Square Louis XVI
Métro St-Augustin

La square Louis XVI, circondata da un’alta cancellata, ospita una cappella ottocentesca in stile neoclassico, ornata con sculture e bassorilievi, opera dell’architetto Fontaine. Nello spazio su cui sorge la cappella erano stati seppelliti i ghigliottinati della Concorde, sia aristocratici che rivoluzionari. Prima della loro traslazione nella cripta della basilica di Saint-Denis, erano state qui anche le spoglie di Luigi XVI e di Maria Antonietta. La facciata reca infatti la scritta: “Le roi Louis XVIII a élevé ce monument pour consacrer le lieu où les dépouilles mortelles du roi Louis XVI et de la reine Marie Antoinette ont reposé pendant XXI ans.” (Il re Luigi XVIII ha costruito questo monumento per consacrare il luogo in cui le spoglie mortali del re Luigi XVI e della regina Maria Antonietta hanno riposato per XXI anni).
Museo Jacquemart André
Boulevard Hausmann, 158
Métro Chaussée d’Antin

Il sontuoso hôtel particulier che ospita il museo è stato fatto costruire da Edouard André durante il Secondo Impero. Insieme alla consorte, Nélie Jacquemart, egli ha girato l’Europa e l’Oriente alla ricerca di opere d’arte. Uno scalone monumentale porta ai grandi saloni, dove sono conservati i capolavori della pittura e della scultura del Rinascimento italiano, i grandi maestri fiamminghi e i dipinti di Scuola francese del XVIII secolo. Fra le tele di pittori italiani, vi sono una Madonna e i Santi del Mantegna e un San Giorgio che uccide il drago di Paolo Uccello.

Place de l’Europe
Métro Europe

In questo arrondissement c’è un certo numero di strade dedicate a personaggi o a luoghi britannici: Lord Byron, Giorgio V, rue de Londres, rue d’Edinburg. Vicino ad esse, c’è place de l’Europe, dove confluiscono rue de Saint-Pétersbourg, rue de Liège, rue de Vienne, rue de Londres, rue de Madrid et rue de Constantinople. La piazza è costruita sopra alla rete ferroviaria della stazione di Saint-Lazare e non presenta alcuna attrattiva particolare. Ha una curiosità, quella di non avere alcun ingresso.


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